Il disegno di legge Delega al Governo per la riforma fiscale 2023 è stato approvato il 12 luglio 2023 con 182 voti favorevoli e 97 contrari.
Si attende dunque la discussione al Senato, puntando comunque a chiudere le discussioni entro la pausa estiva, come comunicato anche dal viceministro Maurizio Leo.
Il testo presentato prevede che il Governo, entro 24 mesi dall’approvazione, intervenga con la riforma fiscale sui seguenti punti:
- la struttura dell’Irpef;
- la revisione della tassazione d’impresa;
- la revisione dell’imposta sul valore aggiunto;
- il graduale superamento dell’Irap;
- la razionalizzazione dell’imposta di registro, dell’imposta sulle successioni e donazioni, dell’imposta di bollo e degli altri tributi indiretti, diversi dall’IVA;
- la revisione delle disposizioni in materia di accisa e delle altre imposte indirette sulla produzione e sui consumi;
- il riordino delle disposizioni vigenti in tema di giochi pubblici, fermo restando il modello organizzativo dei giochi pubblici fondato sul regime concessorio e autorizzatorio;
- la revisione dell’attività di accertamento;
- la revisione del sistema nazionale della riscossione fiscale
Il testo è composto da 20 articoli raggruppati in 5 titoli:
- Titolo I – I principi generali e i tempi di attuazione (artt. 1-4);
- Titolo II – I tributi, raggruppati in imposte sui redditi, Iva e Irap (artt. 5-9), altri tributi indiretti (artt. 10-12), giochi (art. 13);
- Titolo III – I procedimenti e le sanzioni (artt. 14-18);
- Titolo IV – Testi unici e codici (art. 19);
- Titolo V – Disposizioni finanziarie (art. 20)
I principi su cui la riforma si dovrebbe basare sono la semplificazione del sistema fiscale, la concretezza ed il confronto preventivo.