Approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri del 14 luglio 2025, il Testo Unico IVA, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026. Prende così avvio la riforma fiscale in materia IVA. Come si legge nel comunicato stampa diffuso ieri dal Governo, il provvedimento in questione ha carattere compilativo e trasfonde in un unico testo la vigente disciplina relativa all’IVA, abrogando contestualmente le disposizioni ad oggi vigenti. Si tratta certamente di un intervento che dà ordine alle tante disposizioni emanate in materia IVA nel corso degli ultimi anni che non sempre hanno reso agli operatori del settore facile districarsi nella giungla legislativa. Il nuovo testo unico, strutturato in XVIII Titoli per complessivi 171 articoli, raccoglie le disposizioni contenute nel DPR n. 633/1972 e nel DL n. 331/1993, che disciplinano rispettivamente le operazioni nazionali e intra-unionali, coerentemente alla sistematizzazione della direttiva 2006/112/UE del Consiglio del 28 novembre 2006, relativa al Sistema comune dell’IVA. Non solo, ma nel provvedimento sono recepite anche le recenti modifiche che hanno interessato la disciplina IVA: A ciò si aggiunge l’inserimento delle norme relative all’emissione, trasmissione e conservazione della fattura elettronica ovvero alla memorizzazione e trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi ovvero alla predisposizione della dichiarazione precompilata. Inoltre, il testo dell’attuale articolo 8 del DPR n. 633/1972 (futuro art. 45 del Testo unico IVA), viene modificato introducendo la condizione che “l’esportazione deve risultare dalla prova di uscita doganale”, eliminando il riferimento alla bolla di accompagnamento che non rappresenta più un documento idoneo per fornire la prova di uscita dei beni nelle cessioni all’esportazione. In attesa dei pareri del Parlamento allo schema di Testo Unico in parola, ci si auspica che a stretto giro il legislatore della legge delega intervenga ad apportare le modifiche previste alla struttura dell’imposta, come le ipotesi di esenzione, il meccanismo della detrazione con particolare riferimento all’istituto del pro-rata di detrazione. RDP